Caro Papa Bergoglio…
Caro #Papa Bergoglio,
Stavo allattando la mia seconda #figlia quando è giunta la notizia della fumata bianca che la faceva salire al Soglio pontificio scegliendo il nome di Francesco, il santo patrono d’Italia, colui che considerava tutti fratelli indipendentemente dalla specie o dalla razza di appartenenza.
Quanta gioia e quanta #speranza Cristiana aveva suscitato quella scelta: finalmente avremmo avuto un degno successore di San Giovanni Paolo II…
Peccato invece che sarebbero arrivate tante #piccoledelusioni che avrebbero fatto rimpiangere il rigore tutto tedesco del papa emerito!
La prima è stata la conferenza stampa tenuta sull’aereo di rientro da Lesbo, dopo aver incontrato i bambini nel campo profughi, mostrando dei disegni che le avrebbero regalato nei quali a suo dire: “i piccoli ci fanno capire che vogliono la pace, perché soffrono. “Davvero, oggi c’era da piangere”, ha aggiunto poi sollevando il disegno di un barcone pieno di profughi sotto un sole che piange. “Questi bambini hanno in memoria questo e ci vorrà tempo per lavorarci su.”
Ma per chiunque lavori con i bambini, o abbia figli, quei disegni non potevano essere reali. Per carità il messaggio era giusto ed efficace, ma la Verità del Verbo?
E poi, il 5 gennaio, nella prima udienza del mercoledì di questo nuovo anno, colpisce questa sua affermazione:«Oggi la gente non vuole avere figli, almeno uno. E sono tante le coppie che non vogliono. Ma hanno due cani, due gatti. Sì, cani e gatti occupano il posto dei figli!
“Ma davvero? Davvero vogliamo fare questa superficiale semplificazione?
Davvero lei crede a quel ma oppositivo? Davvero vogliamo sostenere che nel cuore abbiamo uno spazio confinato che può essere occupato da qualcuno o qualcosa a discapito di qualcun altro?
In effetti anche Gesù predicava raccontando parabole ed era figlio dei suoi tempi, come ahinoi, anche lei, con tutto il rispetto e la fede di chi crede fermamente, è molto figlio dei nostri tempi, nel bene e nel male.
Mentre affermo ciò mi viene in mente il film che sta spopolando su Netflix: “Don’t look up”. Chi lo conosce capirà ciò che intendo e per chi non lo abbia ancora visto glielo consiglio caldamente.
Dio mi perdoni se sto peccando di presunzione e/o se le sto attribuendo intenti non conformi al suo nobile cuore! Anche perché parlava a braccio e sicuramente ho frainteso!
Siamo fermamente convinti che il problema della natalità sia molto complesso e che soprattutto non esista un transfer della genitorialità a beneficio degli #animalidacompagnia. L’una cosa non esclude l’altra, anzi molto spesso vanno di pari passo: chi ama gli animali come figli è più portato ad avere figli se messo nelle condizioni giuste per farlo, anche perché i pet sono parte del nucleo familiare occupando il loro posto in quanto tali e non certo come surrogati di altro!
Ecco il punto: #cosanonva in uno stato laico o pontificio che sia che non crea le giuste condizioni affinché chi lo desidera possa avere figli e/o creare la famiglia in cui crede?
Lei, Santità, ha chiesto a San Giuseppe «la grazia di svegliare le coscienze e pensare a questo: avere figli, essere padre e madre è la pienezza della vita di una persona […] e anche se non potete avere figli pensate all’adozione.
“E noi ci sentiamo di condividere questa sua preghiera estendendola anche a risvegliare le coscienze di chi ci governa. Che Dio illumini le loro scelte affinché facciano leggi giuste a sostegno della genitorialità e semplifichino quelle sulle adozioni senza mettere a rischio la sicurezza psicofisica dei piccoli!
Decidere di diventare genitore, naturale o adottivo che sia, deve nascere dalla consapevolezza che si sta mettendo al mondo un Altro da sé da rispettare e donare al mondo accompagnandolo nella sua crescita senza proiezioni o sensi di colpa che possano minare la sua personalità, ma soprattutto non deve essere spinta da uno status symbol o da una necessità di patria!
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